







C’è un luogo preciso nello spazio geografico che segna un passaggio, un cambio di materia. Un confine che scrive la separazione tra terra e mare: è la Costa.
Lì, dove la superficie della materia solida si trasforma in acqua, ci soffermiamo in limine, sul punto da cui diparte “l’oltre”. E in cui si incontrano due entità molto diverse, generatrici di opposti: certo e incerto, inizio e fine, solido e liquido. Separazione e incontro, appunto.
Da questo luogo apparentemente immobile, osservo un paesaggio che muta di continuo, il colore e le correnti del mare, la qualità della luce, la forma delle nuvole e le ombre che proiettano, e scorgo un altro confine e un altro passaggio: l’Orizzonte. Dove l’acqua diventa cielo.
Se volgo le spalle alla terra posso affermare con certezza che lì essa finisce e inizia il mare; se mi volto però è vero il contrario. Questo è il luogo che saluta nuovi progetti e che li riabbraccia quando ritornano naufraghi.
Lungo un breve tratto di costa ho camminato su sassi poco ospitali, troppo piccoli per poterci saltare sopra e troppo grandi per non perdere l’equilibrio. Questi sassi, chiamati Cocole, si trovano in una piccola spiaggia sotto la riserva naturale orientata “La Timpa”, un’area protetta nel territorio di Acireale.
Nonostante la scomodità, ho percorso questo inciso di costa orientale sicula perché volevo raccontarne la bellezza nella forma dei suoi sassi. Tondi o piatti, affusolati o spessi, lisci o increspati, lavici o basaltici, bucherellati dall’aria delle effusioni laviche, neri, grigi, brizzolati, striati, grigio chiaro, grigio scuro e tutti assolutamente imperfetti e perfettamente levigati. Uno strabiliante esercizio della natura sulle variazioni.
Volevo raccontare la peculiarità di questo luogo, dicevo, e dato che da molto tempo desideravo lavorare l’argilla ho pensato di farlo con un oggetto, la ciotola: archetipo, simbolo e forma minima per la consumazione del cibo, che ha cambiato il modo di mangiare dell’uomo nella storia. Con lo spirito dell’Homo Faber ho seguito quindi la naturale capacità dell’uomo di costruire ciò che gli serve scovando nell’ambiente naturale le risorse prime.
Da questa esigenza del racconto nasce il progetto in limine, quattro set di ciotole di ceramica per la tavola – che riprendono la forma delle Cocole, prima selezionate e poi usate come stampo per la formatura –, rifinite con due colori per marcare la loro posizione di confine tra la terra e il mare, e il nostro atteggiamento in limine tra due parti così diverse eppure così vicine.
Set di 3 ciotole di diverse misure
Anno 2022